lunedì 6 dicembre 2010

I Proverbi - Dodicesimo appuntamento

Torna l'appuntamento settimanale con il libro dei Proverbi giunto all'undicesimo capitolo che prosegue con i pensieri sapienziali di re Salomone: 

1Chi ama la disciplina ama la scienza,
chi odia la correzione è stolto.
2Il buono si attira il favore del Signore,
ma egli condanna l'intrigante.
3Non resta saldo l'uomo con l'empietà,
ma la radice dei giusti non sarà smossa.
4La donna perfetta è la corona del marito,
ma quella che lo disonora è come carie nelle sue ossa.
5I pensieri dei giusti sono equità,
i propositi degli empi sono frode.
6Le parole degli empi sono agguati sanguinari,
ma la bocca degli uomini retti vi si sottrarrà.
7Gli empi, una volta abbattuti, più non sono,
ma la casa dei giusti sta salda.
8Un uomo è lodato per il senno,
chi ha un cuore perverso è disprezzato.
9Un uomo di poco conto che basta a se stesso
vale più di un uomo esaltato a cui manca il pane.
10Il giusto ha cura del suo bestiame,
ma i sentimenti degli empi sono spietati.
11Chi coltiva la sua terra si sazia di pane,
chi insegue chimere è privo di senno.
12Le brame dell'empio sono una rete di mali,
la radice dei giusti produce frutti.
13Nel peccato delle sue labbra si impiglia il malvagio,
ma il giusto sfuggirà a tale angoscia.
14Ognuno si sazia del frutto della sua bocca,
ma ciascuno sarà ripagato secondo le sue opere.
15Lo stolto giudica diritta la sua condotta,
il saggio, invece, ascolta il consiglio.
16Lo stolto manifesta subito la sua collera,
l'accorto dissimula l'offesa.
17Chi aspira alla verità proclama la giustizia,
il falso testimone proclama l'inganno.
18V'è chi parla senza riflettere: trafigge come una spada;
ma la lingua dei saggi risana.
19La bocca verace resta ferma per sempre,
la lingua bugiarda per un istante solo.
20Amarezza è nel cuore di chi trama il male,
gioia hanno i consiglieri di pace.
21Al giusto non può capitare alcun danno,
gli empi saranno pieni di mali.
22Le labbra menzognere sono un abominio per il Signore
che si compiace di quanti agiscono con sincerità.
23L'uomo accorto cela il sapere,
il cuore degli stolti proclama la stoltezza.
24La mano operosa ottiene il comando,
quella pigra sarà per il lavoro forzato.
25L'affanno deprime il cuore dell'uomo,
una parola buona lo allieta.
26Il giusto è guida per il suo prossimo,
ma la via degli empi fa smarrire.
27Il pigro non troverà selvaggina;
la diligenza è per l'uomo un bene prezioso.
28Nella strada della giustizia è la vita,
il sentiero dei perversi conduce alla morte.

COMMENTO
 

Anche i proverbi di oggi sono un'esaltazione del giusto, della sapienza e dell'operosità mentre sono ferma condanna della stoltezza, della perversione e della pigrizia. Vediamo, infatti, come un uomo saggio ascolti i consigli mentre uno stolto li rifiuta: il consiglio, quando verace, è sempre utile perché noi a volte non siamo in grado di affrontare determinate situazioni e ricevere consigli da chi ne sa più di noi non è una forma di degrado del proprio orgoglio, ma è una manifestazione di umile saggezza. 
Allo stesso modo l'uomo retto parla bene, pensa secondo equità e giustizia (infatti è noto l'impegno missionario di moltissimi cristiani, a dimostrazione del fatto che chi ama, ha pensieri di giustizia), aspira alla verità (soprattutto quella evangelica da molti bistrattata), lavora il suo orticello (sudando e faticando invece di cercare scorciatoie, come accade spesso oggi) ed è guida per il prossimo. Al contrario, l'empio pensa secondo frode, cercando cioè un modo per frodare il prossimo (come chi evade le tasse che pensa al modo sicuro per non pagarle), aspira all'inganno, va in cerca di false chimere, di scorciatoie (come avviene per chi cerca di entrare nel mondo della televisione) e fa di tutto per portare sulla sua strada sbagliata e perversa il suo compagno. Quest'ultimo asserto ci mostra una realtà comune dei giorni nostri: quante volte siamo tentati dai nostri stessi amici e dai nostri stessi familiari? L'amico che ama la perversione, non capendo l'errore, cerca di attirare sulla stessa strada perversa anche il suo compare: facendo questo si pone nella posizione di ingannare la verità e di porsi contro la giustizia. Vediamo cosa dice Gesù:


Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli».

Beh, è chiaro il significato di queste parole: colui che insegnerà a trasgredire il volere di Dio sarà giudicato minimo nel Regno dei Cieli. Per questo, dobbiamo diffidare da chi ci trasmette idee come l'adattamento del Vangelo ai tempi nostri, perchè Gesù ha detto chiaramente che la Legge non passerà!


Dunque, i proverbi ci indirizzano e ci dicono che la vera strada da seguire è quella della saggezza, della purezza, della giustizia e del lavoro onesto frutto di operosità (la pigrizia è invece condannata fortemente e non arreca alcun frutto) perchè il resto è frutto di empietà e male e i suoi frutti non possono esser altro che male: Nella strada della giustizia è la vita, il sentiero dei perversi conduce alla morte.

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