sabato 19 febbraio 2011

Il Sabato dei Salmi - Salmo 42 - Lamento del levita esiliato

Salmo 42   

Lamento del levita esiliato 
[1]Al maestro del coro. Maskil. Dei figli di Core. 

[2]Come la cerva anela ai corsi d'acqua,
così l'anima mia anela a te, o Dio.
[3]L'anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente:
quando verrò e vedrò il volto di Dio? 

[4]Le lacrime sono mio pane giorno e notte,
mentre mi dicono sempre: «Dov'è il tuo Dio?».
[5]Questo io ricordo, e il mio cuore si strugge:
attraverso la folla avanzavo tra i primi
fino alla casa di Dio,
in mezzo ai canti di gioia
di una moltitudine in festa. 

[6]Perché ti rattristi, anima mia,
perché su di me gemi?
Spera in Dio: ancora potrò lodarlo,
lui, salvezza del mio volto e mio Dio.
[7]In me si abbatte l'anima mia;
perciò di te mi ricordo
dal paese del Giordano e dell'Ermon, dal monte Misar.
[8]Un abisso chiama l'abisso al fragore delle tue cascate;
tutti i tuoi flutti e le tue onde
sopra di me sono passati. 

[9]Di giorno il Signore mi dona la sua grazia
di notte per lui innalzo il mio canto:
la mia preghiera al Dio vivente.
[10]Dirò a Dio, mia difesa:
«Perché mi hai dimenticato?
Perché triste me ne vado, oppresso dal nemico?».
[11]Per l'insulto dei miei avversari
sono infrante le mie ossa;
essi dicono a me tutto il giorno: «Dov'è il tuo Dio?». 

[12]Perché ti rattristi, anima mia,
perché su di me gemi?
Spera in Dio: ancora potrò lodarlo,
lui, salvezza del mio volto e mio Dio. 


COMMENTO

Salmo 42, uno dei salmi più conosciuti, salmo che oggi vuole dirci qualcosa di molto importante: la nostra anima è fatta per il Signore e proprio per questi motivi che nel corso della nostra vita siamo provati da angosce, difficoltà, sofferenze di vario genere. Il salmista descrive la situazione del provato, esortandolo a non trovare altre soluzioni all'infuori della speranza nel Signore. Anche quando gli altri ridono di noi e pensano che siamo creduloni perché crediamo nel Signore, noi non dobbiamo mai perdere la speranza perché abbiamo una, anzi la certezza: Cristo è risorto. Con questa certezza nel cuore, sopportiamo con mitezza le derisioni e cerchiamo continuamente il Volto di Dio perché chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto.

Insieme al salmista diciamo dunque: anima mia, spera in Dio: lui salvezza del mio volto e mio Dio.

0 commenti:

Posta un commento