lunedì 4 aprile 2011

I Proverbi - Ventinovesimo appuntamento

Come ogni lunedì torna l'appuntamento con Il Libro dei Proverbi che prosegue con il Cap. XXIX, che conclude i detti di Salomone:

1L'uomo che, rimproverato, resta di dura cervice
sarà spezzato all'improvviso e senza rimedio.
2Quando comandano i giusti, il popolo gioisce,
quando governano gli empi, il popolo geme.
3Chi ama la sapienza allieta il padre,
ma chi frequenta prostitute dissipa il patrimonio.
4Il re con la giustizia rende prospero il paese,
l'uomo che fa esazioni eccessive lo rovina.
5L'uomo che adula il suo prossimo
gli tende una rete per i suoi passi.
6Sotto i passi del malvagio c'è un trabocchetto,
mentre il giusto corre ed è contento.
7Il giusto si prende a cuore la causa dei miseri,
ma l'empio non intende ragione.
8I beffardi mettono sottosopra una città,
mentre i saggi placano la collera.
9Se un saggio discute con uno stolto,
si agiti o rida, non vi sarà conclusione.
10Gli uomini sanguinari odiano l'onesto,
mentre i giusti hanno cura di lui.
11Lo stolto dà sfogo a tutto il suo malanimo,
il saggio alla fine lo sa calmare.
12Se un principe dà ascolto alle menzogne,
tutti i suoi ministri sono malvagi.
13Il povero e l'usuraio si incontrano;
è il Signore che illumina gli occhi di tutti e due.
14Un re che giudichi i poveri con equità
rende saldo il suo trono per sempre.
15La verga e la correzione danno sapienza,
ma il giovane lasciato a se stesso disonora sua madre.
16Quando governano i malvagi, i delitti abbondano,
ma i giusti ne vedranno la rovina.
17Correggi il figlio e ti farà contento
e ti procurerà consolazioni.
18Senza la rivelazione il popolo diventa sfrenato;
beato chi osserva la legge.
19Lo schiavo non si corregge a parole,
comprende, infatti, ma non obbedisce.
20Hai visto un uomo precipitoso nel parlare?
C'è più da sperare in uno stolto che in lui.
21Chi accarezza lo schiavo fin dall'infanzia,
alla fine costui diventerà insolente.
22Un uomo collerico suscita litigi
e l'iracondo commette molte colpe.
23L'orgoglio dell'uomo ne provoca l'umiliazione,
l'umile di cuore ottiene onori.
24Chi è complice del ladro, odia se stesso,
egli sente l'imprecazione, ma non denuncia nulla.
25Il temere gli uomini pone in una trappola;
ma chi confida nel Signore è al sicuro.
26Molti ricercano il favore del principe,
ma è il Signore che giudica ognuno.
27L'iniquo è un abominio per i giusti
e gli uomini retti sono in abominio ai malvagi.


COMMENTO


Oggi concludiamo i detti di Salomone che si sono soffermati molto sulla distinzione tra giusti ed empi, saggi e stolti. Anche oggi leggiamo molti riferimenti e vediamo anche le conseguenze della saggezza e della stoltezza. Molto interessante è il riferimento ai governi delle nazioni: chi guida con saggezza e giustizia renderà prospero il Paese e il popolo lo amerà di vero cuore; al contrario, chi guida con iniquità e stoltezza porterà il Paese alla rovina e farà gemere il popolo che cospirerà contro di lui. Inoltre, quando governa un malvagio, il popolo vedrà i frutti della sua condotta malvagia, ma un giorno ne vedrà anche la fine. Oggigiorno abbiamo diversi esempi concreti di questi proverbi: soprattutto se diamo uno sguardo al Nord Africa, possiamo vedere come coloro che hanno governato con iniquità sian stati rovesciati da un popolo in collera. Perchè avvengono queste rivolte? Queste rivolte avvengono essenzialmente quando l'uomo di potere governa con ingiustizia e in modo iniquo: basti pensare a Gheddafi, leader libico, il quale ha soggiogato il popolo per quarant'anni e oggi quello stesso popolo sta lottando duramente per liberarsene. 
Ogni volta che un uomo agisce con ingiustizia, attira su di sé l'ira dei molti; ma se un uomo agisce con giustizia e rettitudine, attira su di sé l'amore e l'approvazione. 
Salomone ama la Sapienza in maniera inequivocabile: e queste parole ci rendono chiaro quest'asserto in quanto si nota il disvalore riferito allo stolto, al punto che egli ci chiama, in un discorso con un interlocutore stolto, ad agitarci e ridere perchè non si avrà mai conclusione. Ed è proprio così: lo stolto non riconosce la sua stoltezza, ma anzi si crede il più intelligente di tutti e per questo non accetta la correzione. In questi casi, si rischia la lite e quindi è meglio evitare di discutere troppo con chi è stolto perchè tanto non si avrà mai conclusione in quanto quest'ultimo non indietreggerà mai dalla sua posizione. 
Salomone inoltre invita a confidare nel Signore e non negli uomini né a temere quest'ultimi perchè nulla possono contro l'anima. Ci sovviene alla mente il pensiero di Gesù: E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l'anima; temete piuttosto colui che ha il potere di far perire e l'anima e il corpo nella Geenna (Matteo 10,28)
L'ultimo pensiero quasi non abbisogna di commenti ulteriori: L'iniquo è un abominio per i giusti
e gli uomini retti sono in abominio ai malvagi. E' proprio così: per questo il malvagio perseguita il giusto ancora oggi, sfidandolo con manifestazioni blasfeme promananti vero odio.

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