venerdì 29 aprile 2011

Siracide - Trentesimo appuntamento

Torna l'appuntamento del venerdì con il Siracide; trentesimo capitolo:


30

1Chi ama il proprio figlio usa spesso la frusta,
per gioire di lui alla fine.
2Chi corregge il proprio figlio ne trarrà vantaggio
e se ne potrà vantare con i suoi conoscenti.
3Chi ammaestra il proprio figlio renderà geloso il nemico,
mentre davanti agli amici potrà gioire.
4Muore il padre? È come se non morisse,
perché lascia un suo simile dopo di sé.
5Durante la vita egli gioiva nel contemplarlo,
in punto di morte non prova dolore.
6Di fronte ai nemici lascia un vendicatore,
per gli amici uno che sa ricompensarli.
7Chi accarezza un figlio ne fascerà poi le ferite,
a ogni grido il suo cuore sarà sconvolto.
8Un cavallo non domato diventa restio,
un figlio lasciato a se stesso diventa sventato.
9Coccola il figlio ed egli ti incuterà spavento,
scherza con lui, ti procurerà dispiaceri.
10Non ridere con lui per non doverti con lui rattristare,
che non debba digrignare i denti alla fine.
11Non concedergli libertà in gioventù,
non prendere alla leggera i suoi difetti.
12Piegagli il collo in gioventù
e battigli le costole finché è fanciullo,
perché poi intestardito non ti disobbedisca
e tu ne abbia un profondo dolore.
13Educa tuo figlio e prenditi cura di lui,
così non dovrai affrontare la sua insolenza.

14Meglio un povero di aspetto sano e forte
che un ricco malato nel suo corpo.
15Salute e vigore valgono più di tutto l'oro,
un corpo robusto più di un'immensa fortuna.
16Non c'è ricchezza migliore della salute del corpo
e non c'è contentezza al di sopra della gioia del cuore.
17Meglio la morte che una vita amara,
il riposo eterno che una malattia cronica.
18Leccornie versate su una bocca chiusa
tali le offerte cibarie poste su una tomba.
19A che serve all'idolo l'offerta di frutti?
Esso non mangia né sente il profumo;
così è il perseguitato dal Signore.
20Osserva con gli occhi e sospira,
come un eunuco che abbraccia una vergine e sospira.

21Non abbandonarti alla tristezza,
non tormentarti con i tuoi pensieri.
22La gioia del cuore è vita per l'uomo,
l'allegria di un uomo è lunga vita.
23Distrai la tua anima, consola il tuo cuore,
tieni lontana la malinconia.
La malinconia ha rovinato molti,
da essa non si ricava nulla di buono.
24Gelosia e ira accorciano i giorni,
la preoccupazione anticipa la vecchiaia.
25Un cuore sereno è anche felice davanti ai cibi,
quello che mangia egli gusta.


COMMENTO

L'educazione dei figli è un tema importante, soprattutto nei tempi odierni nei quali ci si domanda quale sia il metodo migliore per crescerli. Il Siracide di oggi sembra evocare la violenza, ma non è da prendere alla lettera poiché rompere le costole ad un figlio nel vero senso è una cosa molto cruda e terribile. Più che altro consiglia ai genitori a non essere troppo indulgenti e permissivi nei loro confronti perché poi si rischia di ritrovarsi in casa uomini irrispettosi nei confronti di coloro che hanno fatto grandi sacrifici per crescerli. La severità è importante ai fini della buona educazione, tuttavia questa non esclude gesti d'amore. L'amore infatti è il primo ed essenziale ingrediente per la buona crescita. Porre dei limiti tuttavia, seppur doloroso per il genitore e il figlio stesso, si rende a volte necessario. Anche Gesù rimase sottomesso ai suoi qual grande esempio di obbedienza: 
Partì dunque con loro e tornò a Nazaret e stava loro sottomesso (Lc 2,51).

Cambiando argomento, il Siracide conclude consigliandoci a non preoccuparci inutilmente, come anche Gesù dice nel Vangelo: Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini (Mt 6,34). Come anche ci consiglia a non essere gelosi, iracondi, malinconici.. tutti questi sentimenti sono cattivi e ciò che è cattivo fa male. Siamo sempre lieti, per quanto ci è possibile. Chiediamo a Gesù di donarci quella tranquillità celestiale che hanno avuto i santi i quali, pur nonostante le innumerevoli difficoltà, non mancavano di essere sereni e disponibili con tutti.

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