sabato 14 maggio 2011

Il Sabato dei Salmi - Salmo 53 (52) - L'uomo senza Dio

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Salmo 53

L'uomo senza Dio
[1]Al maestro del coro. Su «Macalat». Maskil.
Di Davide.

[2]Lo stolto pensa:
«Dio non esiste».
Sono corrotti, fanno cose abominevoli,
nessuno fa il bene.
[3]Dio dal cielo si china sui figli dell'uomo
per vedere se c'è un uomo saggio che cerca Dio.
[4]Tutti hanno traviato,
tutti sono corrotti;
nessuno fa il bene;
neppure uno.
[5]Non comprendono forse i malfattori
che divorano il mio popolo come il pane
e non invocano Dio?

[6]Hanno tremato di spavento,
là dove non c'era da temere.
Dio ha disperso le ossa degli aggressori,
sono confusi perché Dio li ha respinti.
[7]Chi manderà da Sion la salvezza di Israele?
Quando Dio farà tornare i deportati del suo popolo,
esulterà Giacobbe, gioirà Israele.


COMMENTO

Anche quest'oggi meditiamo un breve salmo che si sofferma su una figura particolare: l'uomo senza Dio, il quale non crede alla Sua esistenza. Il Salmo è molto forte e sicuramente non lascia adito a dubbi: colui che vive pensando e credendo che Dio non esista è semplicemente un uomo stolto. Oggi, vivendo in un mondo che si è fortemente laicizzato, si cercano di usare espressioni rispettose e non lesive dei credi altrui, ma il salmista non si è fatto problemi per il semplice motivo che la verità pura e semplice è che l'uomo senza Dio è vittima di stoltezza perché è incapace di vedere Dio. Eppure, Egli è praticamente ovunque e la stessa nostra esistenza, la nostra stessa vita è la prima e gloriosa testimonianza di Lui che ha creato l'uomo ponendolo al vertice del creato, sottoponendogli tutte le creature e tutte le cose del mondo.

Il pensiero comune del senza Dio e che pensa di confutare l'esistenza del Signore è che tutti sono malvagi e che il bene vero e puro non esiste. Ma questa è solo un'illusione perchè se è pur vero che il male è molto diffuso a causa del principe di questo mondo che oscura e perverte il bene, Dio ha sempre dato testimonianza al Suo amore, non solo continuando a donarci la vita, ma anche attraverso l'elezione di uomini che hanno saputo dar piena testimonianza all'amore puro e incondizionato: questi uomini sono stati santificati dall'Alto e hanno dimostrato che il bene non è un illusione, ma una realtà di difficile perseguimento. E prima di loro, Dio ha manifestato il Bene attraverso Gesù Cristo che è stato glorificato dall'Altissimo ed è stato posto come segno per riconoscere il Volto di Dio. Chiunque vede Cristo, vede l'amore e vede l'esistenza del Padre.

In conclusione, dal salmista viene delineato anche il destino finale degli uomini increduli e di coloro che percuoteranno il Suo popolo: essi saranno dispersi, confusi perchè Dio li respingerà e li destinerà alla meta più infausta.

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