sabato 6 agosto 2011

Il Sabato dei Salmi - Salmo 64 (63) - Preghiera contro il terrore del nemico

Salmo 64 (63)

1Salmo. Di Davide. Al maestro del coro.

2Ascolta, Dio, la voce, del mio lamento,
dal terrore del nemico preserva la mia vita.
3Proteggimi dalla congiura degli empi
dal tumulto dei malvagi.

4Affilano la loro lingua come spada,
scagliano come frecce parole amare
5per colpire di nascosto l'innocente;
lo colpiscono di sorpresa e non hanno timore.
6Si ostinano nel fare il male,
si accordano per nascondere tranelli;
dicono: "Chi li potrà vedere?".
7Meditano iniquità, attuano le loro trame:
un baratro è l'uomo e il suo cuore un abisso.

8Ma Dio li colpisce con le sue frecce:
all'improvviso essi sono feriti,
9la loro stessa lingua li farà cadere;
chiunque, al vederli, scuoterà il capo.
10Allora tutti saranno presi da timore,
annunzieranno le opere di Dio
e capiranno ciò che egli ha fatto.

11 Il giusto gioirà nel Signore
e riporrà in lui la sua speranza,
 i retti di cuore ne trarranno gloria.
 
COMMENTO
 
Il Salmo di oggi è un breve passo in cui il salmista denuncia la persecuzione psicologica di cui è vittima. Infatti, non vi è solo la persecuzione fisica che nuoce al giusto, ma anche quella psicologica: non a caso, il detto afferma che le parole feriscono più di una spada. Vediamo chiaramente come il salmista sia proprio ferito dal comportamento persecutorio di uomini empi che congiurano contro di lui. 
Nel leggere le prime righe sembra quasi che la disperazione si è impossessata del salmista, ma subito dopo vediamo che egli non è affatto finito perché ha Qualcuno in cui rifugiarsi e quel Qualcuno è il Signore Dio. Non è solo contro il male dei congiurati, ma ha accanto a sé il Signore che disperde e fa cadere gli empi, dalle loro stesse parole!! 
Carissimi, è meraviglioso vedere che il giusto e il debole non sono mai soli, ma c'è Qualcuno su cui si può sempre contare: il solo pensiero che la giustizia sarà fatta, è un forte antidoto contro la disperazione e la depressione di chi cammina al buio, da solo, quale preda di uomini malvagi. Ecco dunque la conclusione speranzosa del salmista: Il giusto gioirà nel Signore e riporrà in lui la sua speranza, i retti di cuore ne trarranno gloria. Sì, i giusti riposeranno e gioiranno nel Signore e i retti di cuore trarranno gloria proprio da questo; la vita eterna rappresenta per noi la speranza della vittoria contro il male e contro ogni empietà che domina il mondo terreno.

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