venerdì 19 agosto 2011

Siracide - Quarantaquattresimo appuntamento

Proseguiamo la lettura del Siracide con il quarantaquattresimo capitolo:
 
44 
 

1Facciamo dunque l'elogio degli uomini illustri,
dei nostri antenati per generazione.
2Il Signore ha profuso in essi la gloria,
la sua grandezza è apparsa sin dall'inizio dei secoli.
3Signori nei loro regni,
uomini rinomati per la loro potenza;
consiglieri per la loro intelligenza
e annunziatori nelle profezie.
4Capi del popolo con le loro decisioni
e con l'intelligenza della sapienza popolare;
saggi discorsi erano nel loro insegnamento.
5Inventori di melodie musicali
e compositori di canti poetici.
6Uomini ricchi dotati di forza,
vissuti in pace nelle loro dimore.
7Tutti costoro furono onorati dai contemporanei,
furono un vanto ai loro tempi.
8Di loro alcuni lasciarono un nome,
che ancora è ricordato con lode.
9Di altri non sussiste memoria;
svanirono come se non fossero esistiti;
furono come se non fossero mai stati,
loro e i loro figli dopo di essi.
10Invece questi furono uomini virtuosi,
i cui meriti non furono dimenticati.
11Nella loro discendenza dimora
una preziosa eredità, i loro nipoti.
12La loro discendenza resta fedele alle promesse
e i loro figli in grazia dei padri.
13Per sempre ne rimarrà la discendenza
e la loro gloria non sarà offuscata.
14I loro corpi furono sepolti in pace,
ma il loro nome vive per sempre.
15I popoli parlano della loro sapienza,
l'assemblea ne proclama le lodi.

16Enoch piacque al Signore e fu rapito,
esempio istruttivo per tutte le generazioni.

17Noè fu trovato perfetto e giusto,
al tempo dell'ira fu riconciliazione;
per suo mezzo un resto sopravvisse sulla terra,
quando avvenne il diluvio.
18Alleanze eterne furono stabilite con lui,
perché non fosse distrutto ogni vivente con il diluvio.

19Abramo fu grande antenato di molti popoli,
nessuno ci fu simile a lui nella gloria.
20Egli custodì la legge dell'Altissimo,
con lui entrò in alleanza.
Stabilì questa alleanza nella propria carne
e nella prova fu trovato fedele.
21Per questo Dio gli promise con giuramento
di benedire i popoli nella sua discendenza,
di moltiplicarlo come la polvere della terra,
di innalzare la sua discendenza come gli astri
e di dar loro un'eredità da uno all'altro mare,
dal fiume fino all'estremità della terra.

22Anche a Isacco fu fatta la stessa promessa
a causa di Abramo suo padre.
23Dio fece posare sulla testa di Giacobbe
la benedizione di tutti gli uomini e l'alleanza;
lo confermò nelle sue benedizioni,
a lui diede il paese in eredità e lo divise in varie parti,
 assegnandole alle dodici tribù.
 
COMMENTO

Anche questa settimana vi è poco da aggiungere se non alcune brevi riflessioni: l'autore si sofferma, infatti, sui personaggi storici del passato e cioè su coloro che hanno lasciato un segno nella storia per via della loro intelligenza, sapienza o talento. E' in sostanza la stessa cosa che facciamo noi quando ripercorriamo la vita di uomini che hanno davvero dato un contributo importante alla nostra società: basti pensare a tutti i letterati, ai musicisti, ai poeti ecc... 
Di essi il nome rimane in eterno perché non si può dimenticare chi ha lasciato un'impronta di sé al servizio della comunità e della cultura o della scienza: invece, svanisce il nome di coloro che sfruttano il proprio talento solo per vantaggio personale...
L'autore comincia oggi un elenco di questi nomi eccellenti, i quali sono tutti nomi appartenenti alla storia biblica: questo elenco comincia con Enoch, bisnonno di Noè, il quale non conobbe la morte perché fu rapito dal Signore; prosegue poi con Noé il quale fu visto giusto dal Signore e per questo risparmiato dall'ira divina che si produsse con il diluvio universale. L'autore ci ricorda l'alleanza stipulata da Dio con Noé affinché nessun essere vivente fosse distrutto a causa di un diluvio. Dopo Noé ci vengono ricordati i tre grandi patriarchi della storia d'Israele: Abramo, Isaccio e Giacobbe. Essi furono molto graditi al Signore il quale li ricolmò di numerose benedizioni a causa della loro profonda fede (ricordiamo come Abramo fu disposto a sacrificare il suo unico figlio Isacco solo per obbedienza e fedeltà al Signore) e proprio grazie ai loro meriti, la Sua misericordia ricolmò più volte il popolo israelita nonostante le numerose infedeltà perpetrate. Nelle prossime settimane quest'elenco continuerà e ci riporterà alla mente numerosi uomini di fede tra i quali spicca il profeta Mosé!

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