venerdì 12 agosto 2011

Siracide - Quarantatreesimo appuntamento

Proseguiamo la lettura del Siracide con il quarantatreesimo capitolo:


43

1Orgoglio dei cieli è il limpido firmamento,
spettacolo celeste in una visione di gloria!
2Il sole mentre appare nel suo sorgere proclama:
"Che meraviglia è l'opera dell'Altissimo!".
3A mezzogiorno dissecca la terra,
e di fronte al suo calore chi può resistere?
4Si soffia nella fornace per ottenere calore,
il sole brucia i monti tre volte tanto;
emettendo vampe di fuoco,
facendo brillare i suoi raggi, abbaglia gli occhi.
5Grande è il Signore che l'ha creato
e con la parola ne affretta il rapido corso.

6Anche la luna sempre puntuale nelle sue fasi
regola i mesi e determina il tempo.
7Dalla luna dipende l'indicazione delle feste,
luminare che decresce fino alla sua scomparsa.
8Da essa il mese prende nome,
mirabilmente crescendo secondo le fasi.
È un'insegna per le milizie nell'alto
splendendo nel firmamento del cielo.

9Bellezza del cielo la gloria degli astri,
ornamento splendente nelle altezze del Signore.
10Si comportano secondo gli ordini del Santo,
non si stancano al loro posto di sentinelle.

11Osserva l'arcobaleno e benedici colui che l'ha fatto,
è bellissimo nel suo splendore.
12Avvolge il cielo con un cerchio di gloria,
l'hanno teso le mani dell'Altissimo.

13Con un comando invia la neve,
fa guizzare i fulmini del suo giudizio.
14Così si aprono i depositi
e le nubi volano via come uccelli.
15Con potenza condensa le nubi,
che si polverizzano in chicchi di grandine.
16(a)Al suo apparire sussultano i monti;
17(a)il rumore del suo tuono fa tremare la terra.
16(b)Secondo il suo volere soffia lo scirocco,
17(b)così anche l'uragano del nord e il turbine di vento.
18Fa scendere la neve come uccelli che si posano,
come cavallette che si posano è la sua discesa;
l'occhio ammira la bellezza del suo candore
e il cuore stupisce nel vederla fioccare.
19Riversa sulla terra la brina come il sale,
che gelandosi forma come tante punte di spine.
20Soffia la gelida tramontana,
sull'acqua si condensa il ghiaccio;
esso si posa sull'intera massa d'acqua,
che si riveste come di corazza.
21Inaridisce i monti e brucia il deserto;
divora l'erba come un fuoco.
22Il rimedio di tutto, un annuvolamento improvviso,
l'arrivo della rugiada ristora dal caldo.
23Dio con la sua parola ha domato l'abisso
e vi ha piantato isole.
24I naviganti parlano dei pericoli del mare,
a sentirli con i nostri orecchi restiamo stupiti;
25là ci sono anche cose singolari e stupende,
esseri viventi di ogni specie e mostri marini.
26Per lui il messaggero cammina facilmente,
tutto procede secondo la sua parola.
27Potremmo dir molte cose e mai finiremmo;
ma per concludere: "Egli è tutto!".
28Come potremmo avere la forza per lodarlo?
Egli, il Grande, al di sopra di tutte le sue opere.
29Il Signore è terribile e molto grande,
e meravigliosa è la sua potenza.
30Nel glorificare il Signore esaltatelo
quanto potete, perché ancora più alto sarà.
Nell'innalzarlo moltiplicate la vostra forza,
non stancatevi, perché mai finirete.
31Chi lo ha contemplato e lo descriverà?
Chi può magnificarlo come egli è?
32Ci sono molte cose nascoste più grandi di queste;
noi contempliamo solo poche delle sue opere.
33Il Signore infatti ha creato ogni cosa,
ha dato la sapienza ai pii.


COMMENTO

Questo capitolo non ha bisogno di molti commenti; in poche parole tutto quello che c'è da dire lo ha già detto l'autore del testo: il Signore è grande. Aggiungiamo soltanto una piccola riflessione:

In questo capitolo viene raccontata la gloria del Signore nella natura. Nell'ammirare il creato, c'è chi ha dimenticato che dietro tanta meraviglia si cela la mano creatrice del Signore. Quando il cuore è chiuso si fa a fatica a rendersene conto, per questo abbiamo bisogno dei due occhi per eccellenza: la ragione e la fede. Questi due occhi ci sono stati dati per vedere con la mente e con il cuore la realtà spirituale a noi nascosta altrimenti. Nel contemplare il Creatore attraverso il creato, è possibile percepire la sua armonia nel fare tutte queste cose. Una foglia mossa dal vento ad esempio esprime la delicatezza del Signore, o un vulcano che erutta ne racconta la potenza. Il creato è un libro vivente che ci racconta la grandezza e la bellezza del Signore. Sappiamo cogliere l'occasione che ci viene data giorno per giorno per contemplare l'infinito amore, l'infinita provvidenza e potenza e scienza del Signore, la Sua santità infinita.

Conclude questo capitolo con una frase molto bella oltre che vera: Il Signore ha creato ogni cosa, ha dato la sapienza ai pii. Solo i puri di cuore potranno contemplare le grandi cose fatte dal Signore. La purezza è un dono inestimabile da conservare, purtroppo però oggi viene venduta per qualche momento di piacere, piacere che porta alla rovina. Torniamo a dar valore alla purezza poiché con questa cammineremo accanto al Signore.

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