sabato 10 dicembre 2011

Il Sabato dei Salmi - Salmo 82 - Contro i principi pagani

Salmo 82   

Contro i principi pagani 
[1]Salmo. Di Asaf. 

Dio si alza nell'assemblea divina,
giudica in mezzo agli dei. 

[2]«Fino a quando giudicherete iniquamente
e sosterrete la parte degli empi?
[3]Difendete il debole e l'orfano,
al misero e al povero fate giustizia.
[4]Salvate il debole e l'indigente,
liberatelo dalla mano degli empi». 

[5]Non capiscono, non vogliono intendere,
avanzano nelle tenebre;
vacillano tutte le fondamenta della terra.
[6]Io ho detto: «Voi siete dei,
siete tutti figli dell'Altissimo».
[7]Eppure morirete come ogni uomo,
cadrete come tutti i potenti. 

[8]Sorgi, Dio, a giudicare la terra,
perché a te appartengono tutte le genti. 




Commento dal sito http://www.padrelinopedron.it



È un attacco contro le magistrature corrotte. Dio pronuncia un’aspra requisitoria contro i giudici responsabili di corruzione e di ingiustizia. La sentenza pronunciata da Dio è severissima e nessuno può rifugiarsi nell’immunità e nell’impunità.


Il salmo finisce con una speranza: che Dio, il vero Altissimo, prenda in mano la situazione e ponga tutta l’umanità sotto la sua diretta giurisdizione.


Commento dei Padri della Chiesa


v. 1 "Nel salmo precedente era il popolo giudeo ad essere accusato; qui, i suoi capi" (Eusebio).
«Senza dubbio è il Salvatore che qui è chiamato Dio. È il suo vero nome, è dire di lui ciò che egli è per natura (cfr. 1Cor 8,5-6). È dunque il Verbo, l’unigenito Figlio di Dio, che si alza nell’assemblea degli dèi; questi, secondo At 23,5, sono i sacerdoti: "Non insulterai il principe del tuo popolo"» (Cirillo di Alessandria).


«Gli dèi sono i capi dei giudei: "Non insulterai gli dèi e il capo del tuo popolo" (Es 22,27). Il giusto Giudice rimprovera loro di non tenere equamente la bilancia della giustizia e annuncia loro il giudizio futuro» (Teodoreto).


«Dio è in mezzo a loro: è il Dio fatto uomo, divenuto simile a loro. La Scrittura chiama dèi coloro ai quali è stata rivolta la parola di Dio. Il Cristo cita il versetto del salmo in Gv 10,34... Il Verbo di Dio in persona, che prese la forma di schiavo e fu trovato simile a un uomo, è stato in piedi nella stessa sinagoga di questi dèi: ritto in mezzo a questi uomini che sono detti dèi, li giudicava dicendo loro: "La parola che ho detto, quella vi giudicherà" (Gv 12,48)» (Eusebio).


"Gli dèi sono i capi dei giudei. Dio è venuto in mezzo a loro all’avvento del Cristo, li ha giudicati e dichiarati colpevoli" (Atanasio).


v. 2 «Con le parole "fino a quando", Dio ci avverte della nostra morte vicina» (Eusebio).


vv. 3-4 "Indigente, orfano, umile e povero è il Cristo. Orfano, perché non aveva padre sulla terra" (Cassiodoro).


«Il Cristo ha detto: "Io sono umile di cuore" (Mt 11,29): Salvate colui che per voi si è fatto povero» (Beda).


«O scribi e farisei, egli conosce bene la vostra fallace sinagoga e lo sventurato popolo che è stato ingannato da voi, quando per ingannarlo avete finto un timore ingiustificato dicendo: "Verranno i romani e distruggeranno il nostro luogo santo e la nostra nazione" (Gv 11,48). Certo, la sua sapienza conosce tutto questo. Giacché voi avete finto di temere un pericolo immaginario, i romani sono veramente venuti: e questo vi è accaduto non per aver rimandato libero il Cristo, ma per non averlo rimandato libero» (Ruperto).


v. 5 «Non hanno compreso che essi pure saranno soggetti al giudizio di Dio: "Non giudicate per non essere giudicati" (Mt 7,1)» (Eusebio).


"Hanno rifiutato la luce, che è il Cristo. A causa del loro rifiuto, la loro vita è piena di turbamento e di tumulto, di mali che fanno tremare e scuotono la terra" (Teodoreto).


"Non capiscono, non vogliono comprendere. Se l’avessero conosciuto, non avrebbero crocifisso il Signore della gloria (cfr. 1Cor 2,8)" (Agostino).


"Le fondamenta della terra sono il principe di questo mondo e il suo esercito" (Atanasio).


v. 6 "Il Figlio non è geloso, li chiama a condividere la filiazione divina" (Eusebio).


«Il figlio di Dio rimane tale immutabilmente; quanto a noi, siamo figli di adozione, dèi per grazia. Adottati per sua benignità, riceviamo come una grazia questa parole: "Io ho detto: Voi siete dèi, siete tutti figli dell’Altissimo". Noi non siamo più figli della carne, ma discendenza adottiva di Dio"» (Cirillo di Alessandria).


"Vi ho onorati, vi ho dato di partecipare al mio nome, vi ho chiamato figli" (Teodoreto).


v. 7 "Non avete riconosciuto il vostro onore e per questo avete subìto la stessa decadenza del diavolo: io gli avevo affidato un impero, ma non ha voluto godere nella giustizia i beni che gli avevo dato, ed è caduto dal suo onore. E voi morirete come gli altri uomini. Dopo aver così convinto i giudici iniqui, il profeta supplica Dio di esercitare il suo giudizio su tutta la terra (cfr. v. 8)" (Teodoreto).


"Adamo, per tutto il tempo in cui aveva osservato il precetto, era come un Dio e non moriva. Come il vostro padre Adamo non ha voluto ascoltare il comando ed è caduto, così voi morirete" (Girolamo).


v. 8 "Il salmista invoca la venuta del Signore la riconciliazione di tutte le nazioni... Invoca la risurrezione del Cristo, che comporterà tutte le risurrezioni" (Eusebio).


"Sorgi il terzo giorno e salva il mondo. Col tuo sangue tu riscatti tutte le nazioni" (Atanasio).
"Il profeta annuncia la risurrezione del Cristo perché prevede che il Cristo sarà messo a morte" (Cassiodoro).


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