sabato 24 dicembre 2011

Il Sabato dei Salmi - Salmo 84 - Canto di pellegrinaggio

Salmo 84   

Canto di pellegrinaggio 
[1]Al maestro del coro. Su «I torchi...».
Dei figli di Core.Salmo.
[2]Quanto sono amabili le tue dimore,
Signore degli eserciti!
[3]L'anima mia languisce
e brama gli atri del Signore.
Il mio cuore e la mia carne
esultano nel Dio vivente.
[4]Anche il passero trova la casa,
la rondine il nido,
dove porre i suoi piccoli,
presso i tuoi altari,
Signore degli eserciti, mio re e mio Dio. 

[5]Beato chi abita la tua casa:
sempre canta le tue lodi!
[6]Beato chi trova in te la sua forza
e decide nel suo cuore il santo viaggio. 

[7]Passando per la valle del pianto
la cambia in una sorgente,
anche la prima pioggia
l'ammanta di benedizioni.
[8]Cresce lungo il cammino il suo vigore,
finché compare davanti a Dio in Sion. 

[9]Signore, Dio degli eserciti, ascolta la mia preghiera,
porgi l'orecchio, Dio di Giacobbe.
[10]Vedi, Dio, nostro scudo,
guarda il volto del tuo consacrato.
[11]Per me un giorno nei tuoi atri
è più che mille altrove,
stare sulla soglia della casa del mio Dio
è meglio che abitare nelle tende degli empi. 

[12]Poiché sole e scudo è il Signore Dio;
il Signore concede grazia e gloria,
non rifiuta il bene
a chi cammina con rettitudine.
[13]Signore degli eserciti,
beato l'uomo che in te confida.


Commento dal sito: http://www.padrelinopedron.it

È il canto del pellegrino verso Gerusalemme che è la città ove sono riposte tutte le speranze d’Israele. Tutte le fatiche del viaggio sono dimenticate quando il fedele entra nella città santa. Di fronte alla felicità di essere in comunione con il Signore e il suo popolo, ogni altra gioia impallidisce. 
Questo salmo ci aiuta a sentirci vivi davanti al Dio vivente.


Commento dei Padri della Chiesa


v. 2 "Il salmista ispirato vede in anticipo le dimore di Dio poste dal Cristo sulla terra e desidera ardentemente tutti questi altari futuri" (Eusebio).


v. 3 "Desiderio dei giudei verso il tempio e nostro desiderio verso gli altari del Signore" (Teodoreto).


"La carne esulta perché vedrà la salvezza di Dio (cfr. Is 40,5)" (Origene).


"Il Dio vivente: è un’allusione alla risurrezione del Signore: la mia carne esulta in questo Dio che è veramente vivente e vivifica i morti. Con la sua risurrezione farà rivivere la mia carne" (Eusebio).


"La carne partecipa all’esultanza per la speranza della risurrezione" (Teodoreto).


"Hanno esultato nella speranza. Questa speranza gioiosa deve dilatare l’anima che milita in questo mondo" (Ruperto).


v. 4 "Fra tutte le trappole che tendono agguato alla nostra anima, non abbiamo riposo che nella casa di Dio" (Eusebio).


"Il passero raffigura l’anima dell’uomo" (Atanasio).


"Questo passero è il Cristo che ha fatto il suo nido che è la chiesa" (Arnobio il giovane).


v. 5 "La felicità è abitare nella casa del Signore perché loderemo Dio nei secoli dei secoli" (Eusebio).


v. 6 "L’uomo che ha il soccorso del Signore s’innalza verso il cielo nella misura di questo soccorso e non cessa di salire" (Cassiodoro).


"Dalla beatitudine del cielo, il salmista passa a quella della terra: non solo si è beati nella patria, ma anche nel cammino e in pieno combattimento, grazie alle ascensioni del cuore. Dio, che ci ha dato la legge che ci pesa, elargirà la benedizione che ci solleva" (Beda).


"L’anima che prende forza nel Signore ha disposto nel suo cuore mirabili ascensioni" (Gregorio di Nissa).


v. 7 "La valle del pianto richiama la beatitudine delle lacrime (cfr. Mt 5,5)" (Teodoreto).


v. 10 "Dio guarda in noi l’immagine del Figlio suo" (Beda).


v. 11 "Questo giorno unico è quello della risurrezione del Salvatore" (Atanasio).


"Ciò che si riceve in un sol giorno al tuo altare, non lo si riceverebbe altrove in migliaia di giorni" (Teodoreto).


"È il giorno senza tramonto dell’eternità" (Cassiodoro).


"Io preferisco essere umile e povero nella chiesa piuttosto che grande presso gli empi" (Origene).


"Gli uomini desiderano migliaia di giorni e vogliono vivere a lungo. Oh! Disprezziamo queste migliaia di giorni e desideriamo questo giorno unico, senza alba né tramonto: giorno unico, giorno eterno che il domani non cancellerà. Che ne facciamo di migliaia di giorni? Noi andiamo dalle nostre migliaia di giorni al giorno unico" (Agostino).


v. 12 "Grazia e gloria sovrabbondano nella casa di Dio" (Teodoreto).


v. 13 "Il profeta appone a questo salmo il sigillo della speranza di Dio" (Cirillo di Alessandria).


0 commenti:

Posta un commento