sabato 31 dicembre 2011

Il Sabato dei Salmi - Salmo 85 - Preghiera per la pace e la giustizia

Salmo 85   

Preghiera per la pace e la giustizia 
[1]Al maestro del coro. Dei figli di Core.Salmo.
[2]Signore, sei stato buono con la tua terra,
hai ricondotto i deportati di Giacobbe.
[3]Hai perdonato l'iniquità del tuo popolo,
hai cancellato tutti i suoi peccati.
[4]Hai deposto tutto il tuo sdegno
e messo fine alla tua grande ira. 

[5]Rialzaci, Dio nostra salvezza,
e placa il tuo sdegno verso di noi.
[6]Forse per sempre sarai adirato con noi,
di età in età estenderai il tuo sdegno?
[7]Non tornerai tu forse a darci vita,
perché in te gioisca il tuo popolo?
[8]Mostraci, Signore, la tua misericordia
e donaci la tua salvezza. 

[9]Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore:
egli annunzia la pace
per il suo popolo, per i suoi fedeli,
per chi ritorna a lui con tutto il cuore.
[10]La sua salvezza è vicina a chi lo teme
e la sua gloria abiterà la nostra terra.
[11]Misericordia e verità s'incontreranno,
giustizia e pace si baceranno.
[12]La verità germoglierà dalla terra
e la giustizia si affaccerà dal cielo. 

[13]Quando il Signore elargirà il suo bene,
la nostra terra darà il suo frutto.
[14]Davanti a lui camminerà la giustizia
e sulla via dei suoi passi la salvezza. 


Commento dal sito http://www.padrelinopedron.it



È un salmo ottimista ed entusiasta che promette tutte le benedizioni che ci furono date nel Cristo, con una pienezza che sorpassa tutte le migliori previsioni del salmista. 
È un canto di speranza in un mondo nuovo, è un invito a riscoprire la "meraviglia". Scriveva Chesterton: "Il mondo non perirà certo per mancanza di meraviglie, ma piuttosto per mancanza di meraviglia". Stiamo perdendo il potere dell’apprezzamento e della meraviglia e, di conseguenza, la capacità di cantare. S. Teresa d’Avila ci ha lasciato una preghiera provocante nello spirito dell’ottimismo di questo salmo: "Liberaci, Signore, dalle sciocche devozioni dei santi dalla faccia triste".


Commento dei Padri della Chiesa


v. 2 «Il salmo precedente annuncia l’avvento del Messia, questo la liberazione dei prigionieri e la remissione dei peccati. In principio era stato detto: "Maledetta la terra..." (Gen 3,17); ma quando venne il Figlio a peregrinare sulla terra, avvenne il cambiamento: la terra cambia la maledizione in benedizione» (Eusebio).


«Dio aveva maledetto la terra per colpa di Adamo; la benedice per l’incarnazione del Figlio suo... Dio non ha benedetto la terra dalla quale stava per creare il primo uomo, mentre nella nuova creazione l’angelo dice: "Tu sei benedetta fra le donne" (Lc 1,28)» (Ruperto).


v. 3 "Il Signore rimette i peccati col battesimo, li copre con la penitenza" (Origene).


v. 5 "Fa’ cessare la maledizione che risale ad Adamo" (Atanasio).


v. 6 "Questa ira risale ad Adamo. Ma il profeta, vedendo che saremo rinnovati nel Cristo, dice: Estenderai il tuo sdegno di età in età?" (Agostino).


v. 7 "Non è da noi stessi che noi ci convertiamo a Dio" (Agostino).


"La vita che ci darà è la risurrezione promessa" (Ruperto).


v. 8 "La salvezza di Dio è il Cristo. Quando Dio ci mostra la sua misericordia, l’uomo è persuaso allora di non possedere nulla se non Dio" (Agostino).


v. 9 "Dio gli parlava nell’intimo e il mondo faceva rumore di fuori: il profeta, si direbbe, si tura le orecchie al tumulto incessante di questa vita. È la voce del Cristo, la voce di Dio, che è pace e chiama alla pace. In questa città in cui sempre vorrei parlare, vi sarà la pace purissima per i figli di Dio: tutti si ameranno vedendosi pieni di Dio quando Dio sarà tutto in tutti (cfr. 1Cor 15,28). Noi saremo tutti spettatori di un’unica visione: Dio; godremo di una sola pace: Dio. Tale sarà la pace perfetta e piena" (Agostino).


v. 10 "La gloria è il Figlio unigenito che rappacifica in se stesso tutte le cose sulla terra e in cielo (cfr. Col 1,20)" (Atanasio).


v. 11 "Nella pietra angolare, che è il Cristo, si incontrano la verità della rivelazione affidata ai giudei e la misericordia della vocazione dei gentili" (Beda).


v. 12 "La verità era nei cieli, l’ombra e l’immagine della verità erano sulla terra. Finché quest’ombra restava sulla terra, c’era una Gerusalemme terrestre, c’era il tempio, c’era l’altare, c’era il culto visibile, i pontefici e i sacerdoti. Ma all’avvento del Signore nostro Dio, la verità che discendeva dal cielo è sorta dalla terra e la giustizia ha guardato dall’alto del cielo; l’ombra e la figura sono cadute, Gerusalemme è caduta, il tempio è caduto, l’altare è stato portato via così che non è più sul monte Garizim, né a Gerusalemme che si deve adorare, ma i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità. Quando si presenta la verità, la figura e l’ombra finiscono; e quando giunge questo tempio, che è stato costruito nel seno della Vergine, il tempio di pietra crolla. Il sacerdote dei beni futuri (cfr. Eb 9,11) è là, i sacrificatori di tori e di capri scompaiono. Se dunque, venendo alla città terrestre di Gerusalemme, la trovi rasa al suolo, ridotta in polvere, non piangere, ma guarda in alto" (Origene).


"La verità che germoglia dalla terra è il Cristo nato da Maria" (Cassiodoro).


"Prima del Cristo era la menzogna che sorgeva dalla terra" (Beda).


v. 13 "Maria, nostra terra, nostra carne, ha dato il suo frutto. Esso è nato una volta da Maria, ma nasce ogni giorno in noi" (Girolamo).


v. 14 "Il Signore ha compiuto ogni giustizia (cfr. Mt 3,15) ed è diventato per noi la via (cfr. Gv 14,6)" (Teodoreto).



0 commenti:

Posta un commento