sabato 31 marzo 2012

Il Sabato dei Salmi - Salmo 98 - Il giudice della terra

Salmo 98   

Il giudice della terra 
[1]Salmo. 
Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto prodigi.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo. 

[2]Il Signore ha manifestato la sua salvezza,
agli occhi dei popoli ha rivelato la sua giustizia.
[3]Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa di Israele.
Tutti i confini della terra hanno veduto
la salvezza del nostro Dio. 

[4]Acclami al Signore tutta la terra,
gridate, esultate con canti di gioia.
[5]Cantate inni al Signore con l'arpa,
con l'arpa e con suono melodioso;
[6]con la tromba e al suono del corno
acclamate davanti al re, il Signore. 

[7]Frema il mare e quanto racchiude,
il mondo e i suoi abitanti.
[8]I fiumi battano le mani,
esultino insieme le montagne
[9]davanti al Signore che viene,
che viene a giudicare la terra.
Giudicherà il mondo con giustizia
e i popoli con rettitudine. 

Commento dal sito: http://www.padrelinopedron.it

Questo salmo ha il potere di indirizzare la coscienza cristiana alla visione dell’avvenire, colmandola della viva attesa che la creazione sia liberata della corruzione, per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio (cfr. Rm 8,21).


Scrive J. Moltmann: «Questa speranza fa della comunità cristiana un elemento di perenne disturbo nelle comunità umane che vogliono diventare "città stabile". Essa fa della comunità cristiana la fonte di impulsi sempre rinnovati tendenti a realizzare il diritto, la libertà e l’umanità quaggiù, alla luce del futuro che è stato annunziato e che deve venire. Una tale comunità ha il dovere di "rispondere della speranza" che è in lei (cfr. 1Pt 3,15). Ed essa viene accusata "a motivo della speranza e della risurrezione dei morti" (At 23,6)... Essa vede la realtà e gli uomini nella mano di colui la cui voce investe la storia: "Ecco, io faccio nuova ogni cosa", e nell’ascolto di questa promessa essa acquista la libertà di rinnovare la vita quaggiù e di trasformare la figura di questo mondo».


Commento dei Padri della Chiesa


v. 1 "Cantate un canto nuovo perché tutto è rinnovato in Cristo. Che dobbiamo cantare? Che il Cristo ha fatto meraviglie" (Cirillo di Alessandria).


"Il canto nuovo è il Figlio di Dio crocifisso. Mai si era udita una cosa simile" (Girolamo).


"Il canto nuovo canta le meraviglie del Signore. Sono tutte le guarigioni del vangelo e soprattutto la sua stessa risurrezione: mai si è visto nulla di simile" (Cassiodoro).


"Il braccio del Signore è il Cristo e la sua meraviglia è di aver salvato il mondo intero" (Agostino).


"La destra e il braccio simboleggiano la potenza: il Cristo" (Girolamo).


v. 2 «La salvezza è il Cristo: "Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio" (Lc 3,6); "I miei occhi hanno visto la tua salvezza" (Lc 2,30)» (Agostino).


"Il Signore, il giudice, rivela la sua giustizia, cioè mostra di essere giusto, per il fatto stesso che gli uomini sono giustificati mediante la sua salvezza" (Origene).


v. 3 «La promessa fatta ad Abramo: "In te saranno benedette tutte le genti" (Gen 12,3), è confermata dall’evento. La sua misericordia si è realizzata. I patriarchi e Davide sapevano che il Cristo sarebbe nato da loro e ci avrebbe salvati. Tutti i confini della terra hanno visto la salvezza del nostro Dio perché il vangelo è stato diffuso per tutta la terra» (Eusebio).


"Nessuno è estraneo alla salvezza del Cristo" (Cirillo di Alessandria). 


"Tutti i confini della terra, cioè tutta la terra. Nessuno infranga o divida l’unità del Cristo: egli ha comprato tutto, pagando un così caro prezzo!" (Agostino).


v. 4 "Si tratta dell’acclamazione del trionfo, dovuta al vincitore. Il Cristo vi ha liberati dal diavolo" (Teodoreto).


v. 9 "Il suo avvento sarà duro per i duri e mite per i miti. È in tuo potere il modo in cui tu attendi il Cristo che verrà" (Agostino).


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